Che cos'è il Nei Gong
Il NEI GONG o NEI KUNG è la disciplina che si prefigge il fine di sviluppare il Qi all'interno del Dan Tian.
L'ideogramma che descrive Nei Gong (Nei Kung) è composto da 2 pittogrammi, il primo descrive un uomo che entra in una casa; il secondo è costituito da 2 caratteri (Gong, che significa "costruire" e Li, che significa "potenza" o "forza") significa letteralmente "costruire la forza.
Quindi Nei Gong significa "lavorare per costruire la forza interna".
Ma cos'é la forza interna?
Quello che i cinesi chiamano Qi è la bioenergia umana, è il fluire dei flussi energetici ai quale è sottoposta ogni persona, il potenziale energetico che attraversa il corpo, come fiumi e laghi che solcano il paesaggio. Secondo le esperienze dei medici antichi, il Qi scorre con ritmo ciclico lungo dei meridiani ben definiti dal centro del corpo alle estremità e viceversa.
Il Qi è presente in tutti gli esseri viventi ma deve essere coltivato a lungo e nella maniera corretta affinché possa essere in qualche modo manifestato esteriormente.
Il fine del Nei Gong, di fatto, è quello di accumulare il Qi nel serbatoio naturale del nostro corpo che è il Dan Tian.
Dan Tian , letteralmente campo del cinabro, dove il cinabro (Dan) è il solfuro di mercurio che, per l'alchimia taoista, rappresenta l'elisir per la trasmutazione in oro. il Dan è il punto di partenza per la trasformazione dell'energia (Qi) e Tian è il campo dove esso viene coltivato.
Nel corpo umano sono presenti più Dan Tian, in particolare se ne studiano tre, uno inferiore (Xia Dan Tian) situato nella cavità addominale in corrispondenza dell’ area sotto l'ombelico ed al suo interno, che presiede alla trasformazione e accumulo del Jing, l’energia sessuale ed ereditaria.
Uno mediano (Zhong Dan Tian), situato al centro del petto dietro lo sterno e uno superiore (Shang Dan Tian), situato al centro della testa e che presiede alla trasformazione dello Shen, traducibile con lo spirito che si espande all’infinito.
I "3 tesori" (San Bao ), Jing, Qi e Shen che rappresentano la parte materiale "sessuale" (Jing), la parte corporea "vitale" (Qi) e la parte eterea, celeste "spirituale" (Shen), sono alla base della pratica.
In combinazione col Qi Gong, che si propone l'obbiettivo del potenziamento del Qi per scopi sia terapeutici, medici e marziali, il Nei Gong offre la possibilità di potenziare l'aspetto interno del Qi, rafforzandone le caratteristiche ed esplicandone, attraverso la canalizzazione, gli effetti.
La pratica taoista si basa sui 2 principi fondamentali del "cielo anteriore" e del "cielo posteriore".
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il principio del cielo anteriore, detto in cinese Xian Tian, si prefigge l'obiettivo di sviluppare la forza dello shen, lo Yang Shen con lo sviluppo del feto immortale e l'uscita dal corpo fisico.
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il principio del cielo posteriore o Hou Tian, cui appartiene la scuola del tuono e del fulmine, in cinese Lei Shan Dao ha, come il precedente, l'obiettivo del raggiungimento dell’illuminazione e dell’immortalita’, ma attraverso il consolidamento del Dan e lo sviluppo dello Yin-Yang Gong. la fusione dello Yin Qi e dello Yang Qi.
Si dice che anche l'imperatore giallo, il mitico Huang Di (ca. 2500 a.c.), sia stato maestro di "tuono" e che a lui sia stata data in sposa Lei Zi, "la signora del tuono", dal di lei padre, Lei Hua, quando l'imperatore uccise il drago. indicando in tal modo l’estrema origine di questa tradizione.
La corrente del Lei Shan Dao entra nelle pratiche di molte scuole taoiste che ancor oggi mantengono quasi segreta la tradizione e i poteri che derivano da queste pratiche.
Essa e’ alla base della pratica della scuola Mo Pai di cui e’ erede il cosiddetto Mago di Giava, il maestro John Chang, reso famoso dall’omonimo libro di Kosta Danaos, ma anche della scuola Hua Guang Pai cui fa capo shifu Luo Kang Qi.
In quest’ultima si fondono metodiche spiccatamente Hou Tian con un intenso lavoro sul Qi, ma anche Xian Tian con pratiche incentrate sullo Shen e sul richiamo del Ling Qi, traducibile come una sorta di spirito sacro che discende dall’alto infondendo e attivando Qi e Shen al praticante.