Incontro il Maestro Zhou
RESOCONTO DEL VIAGGIO DI OTTOBRE IN ASIA
Lo scorso ottobre 2010 sono andato in Asia, anche se il periodo non era il più indicato per gli impegni lavorativi incalzanti. Però era un’occasione unica perché oltre che poter praticare nuovamente con il mio Maestro che vive a Bangkok, avrei potuto incontrare un altro Maestro in Cina.
Così verso la metà di ottobre, io ed il mio amico, il maestro Enrico Mori, siamo partiti. La partenza è stata nello stesso giorno, ma con due aerei diversi e due destinazioni diverse.
Enrico doveva andare a Pechino in qualità di accompagnatore della nazionale italiana di Kung Fu Wu Shu, per il campionato mondiale di Kung Fu tradizionale tenutosi nel Wudang ed io mi dirigevo a Bangkok dal Maestro Luo.
Qui incontro il Maestro Luo e dopo il the rituale, inizio la pratica con lui. Il Maestro conferma di avermi insegnato tutto il suo metodo ed aiuta la mia crescita attraverso il trasferimento della sua energia.
Dopo pochi giorni parto per Shanghai dove ci incontriamo con Enrico e ci accingiamo a conoscere il Maestro Zhou Gan Shen.
Lo stesso giorno andiamo a cena con Zhou Shifu, il quale la sera stessa ci mostra la sua superba energia lasciandoci felicemente sbalorditi.
Dopo aver conosciuto vari maestri sembra quasi normale che un uomo possa emettere una energia che, al semplice contatto delle mani sul corpo, si manifesta come una potente scarica elettrica che ti permea i meridiani fluendo su e giù negli arti. In realtà è sempre una esperienza unica che lascia aperte molte riflessioni sulle inesplorate potenzialità dell’essere umano.
I giorni successivi abbiamo modo di vedere altre sue abilità ed essendo infine stati accettati come allievi, iniziamo la pratica con lui.
Ad oggi siamo gli unici occidentali ad essere stati accettati come suoi allievi, altri hanno provato, ma sono stati allontanati e questo ci rende maggiormente soddisfatti perché sappiamo che l’impresa non era facile.
Inoltre e questa è una grandiosa notizia, il Maestro è disponibile a venire in Italia per incontrare i nostri allievi e presentare, così anche personalmente, la sua Scuola.
Costantino Valente